Card contact: le tessere con chip a contatto
Le card contact, o con chip a contatto, presentano all’esterno un piccolo componente elettronico, tipicamente color oro, di forma quadrata o rettangolare. La lettura avviene attraverso l’inserimento della tessera all’interno di un lettore. Questa tecnologia garantisce la massima sicurezza.
Ecco le principali applicazioni delle card contact:
• Carte di credito o debito
• Carte bancarie EMV
• Tessera sanitaria
• Carta di identità elettronica
• Borsellino elettronico
• Firma digitale (PKI)
• Login da PC
• Carte telefoniche
• Carte di vecchia generazione per trasporti
• Smart card TV
Come funzionano le card contact?
Le card a contatto si presentano sempre con un chip all’esterno; il micromodulo presenta dei piccoli tagli, che rappresentano i contatti che servono per trasferire i dati all’esterno. I micromoduli hanno 6 oppure 8 contatti.
Le smart card a contatto sono regolate dallo standard internazionazionale ISO 7816 e si possono suddividere in tre grandi famiglie:
♦ Memoria libera (tecnologia di lettura I2C). Contengono un chip e2c bus integrato, senza alcuna password di lettura e scrittura. La dimensione della memoria varia da 2 kByte a 1024 kBytes. Le principali applicazioni sono le card per hotel e la configurazione delle macchine da caffè, in cui è necessario il download del firmware.
♦ Memoria protetta. Hanno una password che non permette di scrivere, ma la lettura è libera. Si tratta delle card a memoria più diffuse in assoluto. Le dimensioni vanno da qualche bytes a 1 kByte. Contengono chip 4404 (obsoleto), 4406, 4432, 4442, 4428. Le principali applicazioni si trovano per le fidelity e loyalty card, borsellino elettronico per applicazioni non bancarie, card carburante, accesso agli hotel.
♦ Microprocessore. Sono quelle impiegate per applicazioni che richiedono elevata sicurezza; contengono un processore matematico che permette la criptazione e decriptazione dei dati (3DES, RSA, a seconda della dimensione del file di encryption). A bordo di questo tipo di tessera, dal momento che le funzioni sono complesse per la gestione di una card, è solitamente presente un sistema operativo.
Card a contatto: le origini della smart card
Nel 1968 gli inventori tedeschi Jürgen Dethloff e Helmut Gröttrup inserirono un circuito integrato all’interno di un supporto di plastica, aprendo la strada alla nascita della smart card. Quattro anni dopo, nel 1972, il geniale inventore francese Roland Moreno creò la società Innovatron, allo scopo di trovare soluzioni legate al mondo dell’elettronica; nel 1974 depositò il brevetto della “carta memoria”, un circuito integrato che conteneva ed elaborava dati al suo interno.
Il primo prototipo di card a contatto fu messa in commercio negli anni Ottanta dalla società francese di informatica Bull, per aumentare la sicurezza delle card con banda magnetica. Le prime applicazioni furono le carte prepagate per le cabine telefoniche pubbliche di France Télécom.